GIUSEPPE MONTRONE, SOCIO FONDATORE E GRANDE UOMO HA RAGGIUNTO LA SUA MARIA
- Dettagli
- Pubblicato Lunedì, 19 Settembre 2016 20:56
- Visite: 473
CI MANCHERÀ
Si sono svolte oggi le esequie di un amico e un uomo che nella sua vita ha usato l’esempio per comunicare i valori in cui credeva.
Il 15 settembre ha raggiunto Maria, che lo ha lasciato due anni fa, e vogliamo immaginarli di nuovo insieme sorriderci dall’alto.
Negli ultimi tempi le sue condizioni salute non gli hanno permesso di frequentare il club ma ci ha seguito costantemente anche nella realizzazione della pubblicazione del libro del nostro quarantennale e, cosa forse anche più importante, sapevamo che nel bisogno lo avremmo travato, come sempre, pronto ad aiutarci.
Poche di numero ma forti di significato le parole pronunciate a suo ricordo per la folla di amici, autorità e molti, moltissimi lignanesi che hanno voluto testimoniare
alla sua famiglia la loro partecipazione.
Il parroco, Don Fabris, ha ricordato che proprio il 15 settembre di quarant’anni fa Giuseppe, allora Segretario del Comune di Lignano Sabbiadoro, si sta va prodigando per l’accoglienza degli sfollati del terremoto del Friuli.
Il sindaco Luca Fanotto ricercato e portato una nota originale scritta nel 1976 da Giuseppe Montrone, nella sua veste di segretario comunale, che merita di essere integralmente trascritta.
" TERREMOTO DEL FRIULI 5/5 - 15/9/1976
- SISTEMAZIONE SFOLLATI DALLE ZONE TERREMOTATE - BREVE RELAZIONE SUL LAVORO SVOLTO DAL COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO.-
Già qualche giorno prima della scossa tellurica del 15 settembre 1976 che determinò nuovi e cospicui danni nelle zone colpite dal primo evento sismico del 6 maggio precedente il Comune di Lignano Sabbiadoro era stato preavvertito della necessità di invio di circa 100000 persone le quali, sfollate da quelle zone, avrebbero dovute essere ospitate a Lignano.-
L'Amministrazione comunale ed il personale dipendente si mise quindi immediatamente all'opera per predisporre il reperimento di alloggi, nonché l'organizzazione dei vari servizi essenziali conseguenti.-
Data l'esiguità del tempo a disposizione in rapporto all'annunciato invio di sfollati risultò determinante la felice iniziativa di convocare subito -già nella tarda mattinata del 14/9/1976, i responsabili di tutte le agenzie operanti in loco per il reperimento degli alloggi.-
Non va sottaciuto a questo proposito che le agenzie stesse pur senza la minaccia di requisizioni o di provvedimenti di altra natura- collaborarono in maniera veramente notevole assumendo in proprio la responsabilità di concessione degli alloggi anche senza l'autorizzazione dei singoli proprietari.-
Si può quindi affermare che a questa categoria di operatori -che forse non venne adeguatamente citata- va attribuito un grande merito nel contesto di tutti coloro che, in qualsiasi modo, si adoperarono in una gara di solidarietà a favore degli sfollati.-
La nuova scossa del 15 settembre fece nettamente precipitare la situazione tanto che a Lignano si riversarono, in pochissimi giorni, migliaia e migliaia di persone, in numero di gran lunga superiore alla previsione annunciata.-
L'organizzazione dei vari uffici e servizi predisposti dall'Amministrazione comunale -seppure imperfetta e incompleta in rapporto
al tempo a disposizione ed ai successivi eventi- si dimostrò veramente efficiente sotto ogni aspetto e tale da permettere il soddisfacimento delle particolari e contingenti esigenze.-
Per quanto fosse istituito un Dipartimento Assistenziale con funzione dirigenziale di tutta la complessa organizzazione, va attribuito agli Amministratori e al personale comunali, il merito di aver operato con una pressochè autonoma organizzazione per la sistemazione alloggiativa degli sfollati.-
Tutti compresi numerosi volontari lignanesi e non, si misero prontamente a completa disposizione in un diuturno e continuato lavoro dei seguenti servizi da essi organizzati e gestiti:
-ufficio reperimento alloggi;
-ufficio compilazione schede;
-ufficio per l'assegnazione degli alloggi;
Dal canto loro i Vigili Urbani assunsero il compito di accompagnare le famiglie negli alloggi assegnati.-
Altri dipendenti e volontari vennero assegnati al magazzino per la distribuzione di viveri, indumenti, coperte, ecc.-
Attraverso questa organizzazione vennero sistemati, alla data del 26/10/76, ben n.5227 nuclei familiari in altrettanti appartamenti, per complessive n.19.330 persone provenienti da quasi tutti i Comuni terremotati, come risulta dall'allegato prospetto.-
Per circa due mesi gli Amministratori e personale comunali tralasciarono completamente l'abituale lavoro per dedicarsi a questo specifico servizio con orario continuato di circa 10-12 ore giornaliere.
Occorre peraltro rilevare che la mole di lavoro venne svolto nel caratteristico periodo in cui dopo una intensa stagione estiva i lignanesi vanno in ferie.
Infatti, in questo centro, a tutte le varie categorie, dagli albergatori ai commercianti, agli esercenti e quindi non ultimi agli Amministratori e ai dipendenti comunali, durante il periodo estivo in cui Lignano si trasforma in una vera citta con punte massime di 200.000 presenze, viene richiesto un intenso lavoro onde assicurare tutti i servizi turistici e pubblici.-
In questa situazione e quindi, con alle spalle una intensa stagione estiva, tutti indistintamente rinunziarono alle loro Ferie mettendosi a disposizione del servizio di emergenza istituito nel Comune per provvedere al soccorso e all'assistenza delle popolazioni terremotate.-
Con un provvedimento urgente, inoltre, la Giunta Municipale confermò tutto il personale assunto a carattere straordinario durante l'estate (35 unità), ed assunse altro personale avventizio (23 unità) onde garantire l'efficienza di tutti i servizi con un ritmo quasi estivo.-
Quell'anno la Lignano che sembrava andare in letargo durante l'inverno, non vi fu, e il centro brulicò di gente del Friuli: il Comune assunse l'aspetto di una vera città di provincia.
All'epoca venne calcolato che tra le persone sistemate con l'intervento comunale e quelle che trovarono sistemazione in appartamenti di loro proprietà o di parenti ed amici, il numero degli sfollati presenti a Lignano, ammontava a circa 30.000 unità.-
Nonostante le numerose difficoltà non si verificò mai per tutto il periodo di lavoro alcun sfaldamento.-
Si può anzi affermare che l'intrinseca soddisfazione che ciascuno provò nell'aiutare quella gente così duramente colpita, appianò anche le inevitabili divergenze passate, affiancando indistintamente tutti in un compatto lavoro di solidarietà.-
Questo in breve, l'opera svolta dagli Amministratori e dipendenti comunali e da un folto gruppo di volontari i quali non ebbero certamente la pretesa di aver fatto tutto ma che furono senz'altro essenziali e determinanti in un lavoro che è stato forse il più importante e difficile.-
Al termine del continuo lavoro svolto in modo intenso per un paio di mesi, talvolta al limite della resistenza fisica, rimase in ognuno di essi -al di là di ogni riconoscimento e plauso, il più grande premio morale dato dall'intima soddisfazione di essere stato utile alle popolazioni terremotate, alle quali si sentirono particolarmente vicini - quasi compaesani.-"
Íl Sindaco ha concluso esprimendo molto bene ciò che Giuseppe Montrone è stato per la Comunità di Lignano: un uomo capace di far emergere il meglio di tutti coloro che gli erano vicini non con parole ma con il suo diretto esempio.
Crediamo che anche da parte nostra avrebbe apprezzato poche ma sentite parole: del il nostro club è stato socio fondatore, Presidente, Paul Harris Fellow ed infine mentore.
Grazie “Beppino”.
A Pietro, Mario, Marica e Stefano giunga la condivisione del dolore di tutto il nostro club.
pgb
