CLUB: LA “FORMAZIONE ROTARIANA” DEL PDG ALESSANDRO PEROLO

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UNA FORTE MOTIVAZIONE A RIFLESSIONE E CONSAPEVOLEZZA DEI VALORI RACCHIUSI NELL’ESSERE VERAMENTE ROTARIANI

20161108 AlessandroPeroloIl PDG Alessandro Perolo ci ha regalato una relazione capace di conquistare la nostra piene attenzione e indurci a riflettere su valori fondamentali che contraddistinguono il pensiero e l’azione rotariana. Valori nati nella cultura occidentale e divenuti patrimonio del mondo civile.

Un articolo, pubblicato da Giuliano Pellizzari nella Newsletter 10/2016 del Rotary Club di Aquileia-Cervignano-Palmanova, ci sembra riassuma i principali aspetti trattati da Alessandro Perolo. Lo pubblichiamo integralmente qui di seguito quale tentativo di far percepire ai soci che non hanno potuto ascoltarlo quanto interessante possa venir fatto diventare un tema apparentemente scontato quando affrontato con passione e competenza.

L’incontro è proseguito con molte domande cha hanno

spaziato dalle buone pratiche alle decisioni adottate dal Consiglio

di Legislazione 2016, dalle doppie appartenenze per i Rotaractiani alla possibilità di un nuovo incontro per trattare singoli temi della formazione rotariana quali integrità ed etica.

20161108 AlessandroPerolo2Un ringraziamento e un arrivederci ad Alessandro Perolo.

ESSERE ROTARIANI OGGI: LE PRIORITÀ CHE ESALTANO I VALORI E SI PROIETTANO ALL’ESTERNO CON I SERVICES

(di Giuliano Pellizzari)

Il PDG Alessandro Perolo, Istruttore Distrettuale e Presidente della Commissione Formazione, ci ha portato una testimonianza diretta su cosa significa essere rotariani oggi.

Tutti i valori del Rotary sono oggi racchiusi nelle poche parole del piano strategico del Rotary International, di cui ciascuna comprende concetti ideali.

La principale suddivisione avviene tra priorità e valori fondamentali.

Le tre Priorità sono: sostenere i Club, far conoscere il nostro Rotary attraverso l’immagine pubblica e svolgere azioni umanitarie.

Cinque sono i valori fondamentali: Amicizia, definita come Fellowship e non come Friendship, Integrità, Diversità, Servizio e Leadership.

È uno degli scopi del Rotary attivarsi attraverso il Service, richiamato da entrambe le parti del testo, ove il focus è l’incremento dell'azione umanitaria e il valore è il servizio. Lo spinto di servizio fa parte dei valori della cultura occidentale, sono concetti e ideali di valore universale. Prendiamo ad esempio Francesco Vasciaveo che ha ricevuto un riconoscimento internazionale importantissimo, il primo del nostro distretto. Cosa spinge Francesco a compiere queste opere? C`è una idealità che è la solidarietà (concetto), che Rodotà nel suo libro Solidarietà ha sottolineato come “una utopia necessaria”.

Dove troviamo questi concetti se non nei valori fondamentali (principi) della costituzione Italiana e che sono intoccabili?

L'art. 2 recita: «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.».

La Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, emanata nel 2000, intitola il capo IV con la sola parola Solidarietà.

La solidarietà, propulsore delle nostre “opere d'azione”, ci spinge alla comprensione e all'accettazione di un altro concetto fondamentale, la diversità, nello sforzo di assicurare la Dignità al diverso.

Si tratta di un altro dei cinque valori fondamentali del Rotary International.

Possiamo comprendere la diversità delle altre popolazioni, tenendo conto del valore che ne sta alla base: il rifiuto di ogni forma di discriminazione.

Il Rotary International ha inserito nello statuto queste concetto come precetto tale da comprendere l'esclusione di ogni forma di discriminazione nei regolamenti dei singoli club.

L'art 3 della nostra Costituzione accetta la diversità attraverso la Dignità: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali.

E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”.

La legislazione italiana con la Costituzione ha mirato alla dignità della persona con anticipo rispetto al Rotary International. Dobbiamo mirare alla dignità della persona umana. L'accettazione della diversità e del pluralismo sottintendono lo sforzo di rendere la dignità umana diffusa nella società globale.

Nel concetto di dignità della persona umana è già tutto compreso. Così anche altre costituzioni evidenziano i valori che sono posti alla base dei principi del Rotary International, come la Legge fondamentale della Repubblica Federale Tedesca, emanata nel 1948, all'art. 1 recita: “La dignità dell’uomo è intangibile. È dovere di ogni potere statale rispettarla e proteggerla.”

Così la carta dei Diritti fondamentale dell’Unione Europea ove il capo I titola “Dignità” e l’art. 1 “Dignità umana”, recita: “La dignità umana è inviolabile. Essa, deve essere rispettata e tutelata.”

Le nostre azioni umanitarie e i principi quali solidarietà diversità, fanno parte di una branca dell’economia, la cosiddetta Economia Civile, che condivide i principi alla base del Rotary. Secondo Bruni e Zamagni, la tradizione di pensiero dell’Economia Civile nasce nel 1759 a Napoli, basandosi su un principio di Aristotele: -L'uomo è un animale politico» capace di dialogo, di amicizia e di collaborazione.

Messa da parte durante l'800, quando l'economia politica ebbe il sopravvento, da una ventina d'anni sta risorgendo, in America viene chiamata Civil Economy.

Gli studiosi del '700 avevano preso le mosse dal presupposto che la qualità prima fosse la Reciprocità, come legge fondamentale delle relazioni umane, quella relazione tra una o più persone o tra gruppi di persone, basata sulla spinta iniziale del dono come gratuità. Il mercato è sorretto dallo scambio di equivalenti, ove la spinta iniziale è l’interesse.

Il valore del dono invece è nella relazione interpersonale, non è nel valore della cosa donata, ma nella particolare relazione che si instaura tra chi riceve e chi da, non nello scambio, ma si basa sulla non attesa di un ritorno.

Rinuncia così al calcolo dell'equivalenza poiché l'atto gratuito è rivolto verso chiunque,

L'Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo recita “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”

Arriviamo dunque al terzo principio dell'enunciato • Libertà, Uguaglianza e Fraternità

Per solidarietà intendiamo considerare e trattare i diversi come uguali quindi con pari dignità. Oltre cui c’è la fraternità “trattare uguali come diversi” perché dotati delle loro diversità per cui, oltre al riconoscimento della dignità, al diverso riconosciamo le sue specificità.

Al Termine della relazione è intervenuto brevemente Francesco Vasciaveo, che ha coinvolto raccontando come in realtà lui si senta autogratificato dal volontariato che svolge in Africa, a concreta dimostrazione di quanto testimoniato da Alessandro Perolo.