ECONOMIA: IL PIANO DEL TURISMO 2014-2018
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- Pubblicato Giovedì, 15 Dicembre 2016 17:02
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A METÀ PERCORSO IL PROGETTO DELLA REGIONE PER IL TURISMO
Il piano ha posto obiettivi ambiziosi. A metà percorso è una interessante ed utile lettura per chi è consapevole dell'importanza che ha il turismo balneare per l'economia della nostra regione.
La Strategia di sviluppo turistico territoriale individuata
afferma che "Ad oggi, il Friuli Venezia Giulia si presenta sul mercato con un modello di turismo di destinazione, fondato sui territori e focalizzato sulle caratteristiche specifiche di alcune sue destinazioni (Lignano Sabbiadoro, Grado, Trieste, Aquileia, Tarvisiano, Carnia, Forni di Sopra, Sauris, ecc.).
Il Friuli Venezia Giulia invece si deve strutturare dal punto di vista turistico per diventare una destinazione di destinazioni-prodotto, abbandonando la tradizionale e
ormai superata visione endogena e miope del territorio ed adottando invece quella esogena, ossia propria del mercato.
Di fatto adoperando la classificazione utilizzata dal mercato turistico per raggruppare i “turismi”, il Friuli Venezia Giulia si deve strutturare in ambiti territoriali sulla base di una concezione turistica del territorio e non locale.
Ogni ambito territoriale deve offrire quindi prodotti ed esperienze turistiche in linea con la domanda del mercato per assicurarsi così anche una corretta percezione da parte del mercato stesso.
Di conseguenza, gli ambiti territoriali-turistici sui quali si deve dividere il Friuli Venezia Giulia sono il litorale, le città, la montagna, il Friuli centrale e l’enogastronomia.
L’ambito territoriale del litorale comprende la costa del Friuli Venezia Giulia (Lignano Sabbiadoro e Grado) in quanto destinazione affermata che offre una tipologia di turismo balneare specifica. L’area di Trieste è da considerarsi a parte perché morfologicamente diversa.
Sono destinazioni turistiche con un volume di domanda elevata, pur evidenziando problematiche specifiche, come l’elevata stagionalità. Presentano un modello di turismo di massa che non investe per migliorare la propria attrattività né dà valore ad altre attrattive, come per esempio, i paesi marinari (Marano, ecc.).
Ciò nonostante, la forza di questo ambito è indiscutibile e deve quindi continuare ad avere un ruolo primario nel sistema turistico del Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, è necessario innescare meccanismi di reingegnerizzazione e di miglioramento dell’offerta. In questo senso, i soggetti competenti devono operare in sinergia con l’Amministrazione per creare prodotti e sottoprodotti all’interno del turismo balneare."
Il documento integrale è scaricabile qui sotto e una copia si trova anche nell'Area Soci del sito del club, pagina Archivio Documenti.
