CLUB: IL PROGRAMMA DELLA COMMISSIONE AMBIENTE
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- Pubblicato Mercoledì, 25 Ottobre 2017 16:29
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L’ACQUA: IL TEMA DELLA NUOVA COMMISSIONE PRESIEDUTA DA GIANPAOLO ZANGRANDO

La Commissione Ambiente ha individuato nel problema “acqua” l’argomento su cui focalizzare l’attenzione del Club in questo primo anno di lavoro. La Commissione infatti è di prima istituzione e, come indirizzo metodologico da riferirsi ad un campo d’azione estremamente vasto, vuole concentrare ogni energia verso un singolo argomento (scelto con carattere d’attualità, interesse, possibilità d’impegno).
La scelta, quale primo argomento annuale della Commissione,
del problema dell’acqua deriva dalle motivazioni di seguito riportate.
- L’evoluzione della disponibilità di risorse idriche,strettamente connessa ai cambiamenti climatici, è uno dei problemi più urgenti da affrontare; questo è quanto emerge dall’ultimo report pubblicato dal World Resources Institute. Da qui ai prossimi 25 anni infatti, secondo i ricercatori, nelle zone più secche del pianeta aumenterà la siccità e l’acqua sarà un bene sempre più prezioso e conteso. Soprattutto questi mutamenti ambientali ridefiniranno in maniera radicale la struttura sociale e produttiva degli Stati. Al punto da scatenare nelle aree più densamente popolate vere e proprie lotte per il controllo e la gestione delle riserve idriche.
- In un’analisi realizzata già nel 2012 dalle Nazioni Unite si rileva che già a partire dal 2030 circa la metà della popolazione mondiale dovrà affrontare in una forma o nell’altra la scarsità d’acqua. In particolare le Nazioni che hanno maggiore probabilità di essere colpite dal problema si trovano per lo più nell’area del Medio Oriente, che ad oggi fa fronte al fabbisogno d’acqua grazie a fiumi sotterranei o alla desalinizzazione dei mari. Stati come Bahrain, Kuwait, Palestina, Qatar, Emirati Arabi, Israele, Arabia Saudita, Oman e Libano, saranno toccati dall’emergenza in maniera decisiva. Uno stato come l’Arabia Saudita ad esempio rischia di dover sopravvivere di sola acqua importata già dai prossimi anni. Non molto diversa potrebbe essere la sorte di Paesi europei come la Spagna e l’Italia e americani come il Cile o Messico.
- I mutamenti impattano e impatteranno sulla vita di tutti giorni, ma anche sui sistemi economici oltre a generare una serie di flussi migratori tra i Paesi che dispongono di maggiori scorte d’acqua e quelli che progressivamente si stanno impoverendo. Secondo lo studio del Wri tra le cause delle rivolte scoppiate proprio in Siria e sfociante nella guerra civile potrebbe esserci anche la scarsità di acqua, visto che «Il calo delle risorse idriche è stato tra i fattori che hanno costretto 1,5 milioni di persone, per lo più agricoltori e pastori, a lasciare le loro terre per trasferirsi nelle aree urbane aumentando così la destabilizzazione generale del Paese». Sempre secondo i ricercatori fattori simili possono aver influito anche nell’acuire le tensioni fra Israele e Palestina e potrebbere un domani sviluppare dinamiche analoghe anche in altri territori dove il conflitto per l’accesso alle risorse idriche potrebbe portare a instabilità politica e guerre. In vista di tali cambiamenti diventa ancor più cruciale un radicale ripensamento della gestione energetica e sempre più vitale una reale svolta verso l’ “efficentamento”, idrico ma non solo.
- Nel 2040 il Friuli disporrà del 15% d’acqua in meno; poco a confronto del centro-sud in cui la riduzione è prevista intorno al 30-40%. A tale proposito si riportano alcune tavole ricavate da studi del World Resources Institute. Quanto e come queste modificazioni potranno incidere nella nostra vita di ogni giorno. Come reagiranno a nuove imposizioni le nostre popolazioni abituate a considerare la quantità d’acqua disponibile ad libitum. Come riusciremo a far fronte a queste prossime necessità. Quanto potranno cambiare i nostri stili di vita. Come riusciremo a regimentare il bene idrico in un territorio come il nostro, che in alcune stagioni dell’anno ci porta il problema dell’allontanamento delle acque (allagamenti, alluvioni, ecc.) e nelle altre stagioni ci porta alla gestione siccitosa della risorsa. Quale ruolo possiamo avere come Rotary Club nella sensibilizzazione verso un problema che la maggior parte della popolazione ignora o quasi; quale parte attiva, se c’è l’opportunità di percorrerla.
Si fa inoltre presente il forte impegno profuso negli ultimi anni dal Rotary International verso il problema dell’acqua potabile nelle aree più sensibili del mondo.
PROPOSTE PROGRAMMATICHE
La Commissione Ambiente propone per l’anno 2016-2017 due aree d’intervento, tenendo due ottiche d’azione distinte:
- Una rivolta all’interno del Club mediante azione informativa e sensibilizzatrice dei singoli soci;
- L’altra rivolta alla ricerca di campi d’azione esterni al Club, tali da apportare supporto e aiuto alla gestione e, più in particolare, alla sensibilizzazione del problema, nonché eventuali azioni di aiuto materiale alle numerose iniziative già intraprese dal Rotary International in favore di popolazioni particolarmente disagiate.
Propone pertanto due caminetti con l’invito di:
- Prof. Antonio Massarutto, economista, docente presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Udine, esperto di aspetti politici, sociali ed economici legati al problema dell’acqua, autore di numerosi saggi sull’argomento.
- Dr. Salvatore Benigno, già Sindaco di Latisana ed attuale Presidente della Consorzio Acquedotto Friuli Centrale (Ente che fornisce l’acqua potabile a circa 700 mila abitanti in 120 comuni della Regione Friuli V.G.) che, coadiuvato dai tecnici responsabili nel settore, potrà illustrare la situazione attuale del’Ente che rappresenta, nonché le prospettive e gli impegni futuri volti ad affrontare i problemi idrici sopra illustrati.
La Commissione si propone inoltre di individuare eventuali azioni e di proporle al Consiglio Direttivo del Club, in tema con quanto sopra espresso.
La Commissione infine si propone di monitorare altri importanti campi di interesse ambientale specificatamente collegati al nostro territorio e di informare il Consiglio Direttivo circa le possibilità di un eventuale coinvolgimento del Club.
