CLUB: VISITA ALLA MOSTRA "PARDI E FIGLI"

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a Illegio INCONTRO CON DON ALESSIO GERETTI

Come programmato nelle settimane precedenti sabato 22 settembre un nutrito gruppo di rotariani del nostro club ha raggiunto la verdeggiante conca di Illegio, appena sopra Tolmezzo, per visitare una delle più importanti mostre d’arte che il Nord-est ha rappresentato nel 2018.

In questo borgo di poco più di 300 abitanti, che grazie all’intraprendenza di Don Alessio Geretti e del suo Comitato ha ospitato in questi anni circa 300mila visitatori, abbiamo avuto modo di apprezzare la bellezza della mostra ospitata presso la Casa delle Esposizioni dal titolo “Padri e Figli”.

Ben 60 le opere che abbiamo potuto ammirare: opere come sempre magnifiche, rare, capolavori provenienti dall’Italia e dal Belgio, Croazia, Francia, Polonia, Russia, Spagna e Regno Unito, da importanti musei pubblici e da collezioni private, in un percorso suggestivo e raffinato per la rarità di alcune iconografie e per l’attualità dei temi.

Le opere sono state scelte in un arco temporale di ventiquattro secoli di storia dell’arte. I temi ricondurranno a sei fonti principali: la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro, la poesia  su un legame decisivo per la vita umana, così forte da segnarla radicalmente: non ogni essere umano diventa genitore, ma ogni essere umano ha un padre.

La mostra si è proposta di offrire all’uomo d’oggi una teoria della paternità, in questa epoca nella quale uno dei più evidenti problemi antropologici è che l’uomo contemporaneo spesso non sa più che differenza ci sia tra generare qualcuno e diventarne realmente padre, né riesce facilmente a trovare vie di riconciliazione e di risanamento di fronte alle ferite interiori che rimangono in chi non ha avuto un vero padre o ha patito le sue contraddizioni e infedeltà.

Percorrendo le dieci sale - come affermato dal curatore don Alessio Geretti -  la mostra di Illegio fa rivivere padri e figli, storia dopo storia, con pagine tra le più incantevoli, le più convulse, le più struggenti  incise nei testi sacri dell’Occidente e così simili a quelle segrete del nostro diario interiore.

La mostra ha ospitato per la prima volta in Italia opere di straordinaria bellezza, in particolare 21 opere estere mai esposte prima e 4 opere del tutto inedite al panorama degli studiosi d’arte: due di collezione privata londinese, una da collezione privata di Bruxelles e una di collezione privata milanese (tra gli autori Carracci, Tintoretto, Preti, Carpaccio, Guercino e molti altri).

Ultimata la visita abbiamo avuto il piacere di incontrare Don Alessio Geretti al quale abbiamo rivolto i migliori auspici per l’inizio del suo imminente dottorato alla Pontificia università Gregoriana di Roma.

Una bella foto di gruppo ha suggellato l’incontro.

Infine una piacevole degustazione delle specialità gastronomiche carniche presso la caratteristica ed ospitale Buteghe di Mariute. (ms)