SAVE THE DATE - ECONOMIA: IL MICROCREDITO/1

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Martedì 29 giugno si tratterà di microcredito, un tema divenuto di attualità anche nel nostro paese. ­

Che cosa si intende per microcredito?

Uno strumento di lotta alla povertà e all'esclusione finanziaria. Consiste nella concessione di piccoli prestiti (ammontare medio in Europa circa 10.000 euro e max 25.000 euro secondo le indicazioni della Commissione Europea) a persone che non riescono ad ottenerli dal sistema bancario tradizionale perché non sono in possesso delle garanzie di reddito e di patrimonio sufficienti (i c.d. "non bancabili").

La microfinanza e i servizi accessori

Si parla di microfinanza quando, oltre alla concessione del prestito, vengono forniti altri strumenti finanziari di base come per esempio fondi di risparmio mutualistici, fondi assicurativi, contratti di leasing per l'acquisto di attrezzature e veicoli.

Spesso, al prestito e agli altri strumenti finanziari, vengono affiancati servizi di accompagnamento, tutoraggio, formazione ed educazione finanziaria, che contribuiscono ad aumentare l'efficacia dell'intervento di microfinanza.

I motivi del prestito

In generale i prestiti del microcredito possono essere concessi:

- per l'avviamento o il consolidamento di una microimpresa che produca reddito – ad esempio per l'acquisto di attrezzature, materiali, ecc.

- oppure per far fronte ad una emergenza immediata dovuta ad una situazione di difficoltà economica temporanea – ad esempio per il pagamento di bollette, affitto, ecc.

Cosa viene richiesto per ottenere il prestito

Nei programmi di microcredito non vengono richieste garanzie reali per la concessione di un finanziamento, ma esclusivamente garanzie personali che valorizzino il senso di responsabilità e le relazioni di fiducia esistenti tra persone.

È inoltre richiesto ai clienti/beneficiari che vogliano avviare o consolidare una microimpresa, di presentare un progetto imprenditoriale sostenibile nel tempo e che generi un reddito sufficiente al loro sostentamento e alla restituzione del prestito.

I dati del microcredito

Inizialmente rivolto alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione nei villaggi bengalesi il microcredito si è rapidamente diffuso in tutto il mondo, compresi i paesi occidentali, adattandosi ai vari contesti.

In Europa alla fine del 2009 risultavano erogati circa 85000 crediti per un portafoglio totale di 828.000.000 €.

In Italia, dal 2008 al 2010, il numero di clienti attivi è triplicato e il portafoglio attivo delle istituzioni di microfinanza è cresciuto del 60%. Circa il 40% dei beneficiari del microcredito sono immigrati .

L'impatto del microcredito

L'impatto di un buon programma di microcredito è:

economico: generare ricchezza con nuove attività produttive che danno lavoro e reddito a chi le intraprende e a tutti coloro che vi partecipano (nel caso del microcredito all'impresa); permettere a persone/famiglie in situazioni di
emergenza temporanea di far fronte ad una spesa improvvisa (nel caso del microcredito sociale)

sociale: inclusione sociale e quindi finanziaria con il conseguente abbattimento delle disuguaglianze.

(fonte: http://www.ideatua.it/sostienici/contributi/che-cose-il-microcredito/)

Per farsi una idea delle proposte concrete qui di seguito i link ad alcune organizzazioni pubbliche:

http://www.microcreditoitalia.org/index.php?lang=it

http://www.microcredito.lazio.it/index.asp?ID=54

http://www.sistema.puglia.it/portal/page/portal/SistemaPuglia/microcredito

http://www.bancaetica.it/progetti-speciali/microcredito