CLUB: MARTEDÌ 28 MAGGIO INAUGURAZIONE DELLA TELA RESTAURATA DAL CLUB
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- Pubblicato Domenica, 26 Maggio 2019 10:10
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ALLE ORE 18,30 NELLA CHIESA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE DI LATISANA (ENTRATA DELL'OSPEDALE
Il service restauro della tela con il transito di San Giuseppe, opera di pittore anonimo del XV secolo, è nato in seguito ad una richiesta del richiesta del prof. Galasso. Dopo la presentazione del restauro effettuato ci sarà, intorno alle 19:30, un simpatico ed estivo aperitivo rinforzato al bar Bellini di Latisana.
Qui di seguito alcune notizie sulla interessante stori della chiesa, tratte dal sito del Comune di Latisana
Sorta a Sabbionera, vicino alla riva del Tagliamento, in prossimità di uno scalo o imbarcadero sussidiario del trafficato porto fluviale di Latisana. Nel corso degli anni il culto devozionale alla "Madonna della Sabbionara" fiorì, non solo nella comunità latisanese ma anche presso i battelanti e le limitrofe popolazioni rivierasche, e la chiesetta venne così ad assumere anche l’appellativo provvidenziale di Santuario della "Beata Vergine delle Grazie" di Sabbionera. L’edificio sacro fu quindi ampliato e fu costruito un attiguo convento francescano, fondato nel 1638 e distrutto da un incendio nel 1741.
All’interno la bella statua della Madonna col Bambino scolpita dal latisanese Giovanni Costantini. L’altare di sinistra, intitolato al Crocefisso, è adornato da un simulacro ottocentesco, mentre quello a destra, dedicato a Sant’Antonio di Padova, è corredato da un tabernacolo seicentesco, probabile reliquia dell’originale altare maggiore distrutto nel 1741.
Di pregevole fattura è la pala posta sulla parete sinistra, attribuita all’artista udinese Eugenio Pini (1600-1654).
Notevole è la Via Crucis formata da piccole e vivaci acqueforti dell’incisore veneziano Giuseppe Wagner. La cantoria è dotata di un bell’organo, costruito dal friulano Valentino Zanin. In sacrestia sono inoltre conservate varie tele, statue lignee, antichi arredi sacri e numerosi umili ex-voto, segno della fervente devozione della quale il Santuario fu sempre oggetto.
All’esterno, sopra la porta riquadrata in pietra, fu inserita nel 1930 una suggestiva statua della Vergine in trono con Bambino scolpita nel marmo di Carrara dallo scultore latisanese Francesco Ellero. Nel primo dopoguerra fu intrapresa la costruzione di un nuovo campanile alto 27 m. con cella finestrata a bifore romaniche e cuspide poligonale, sormontata da una cupola baroccheggiante.
