VISITE: CHIESA GRECO ORTODOSSA E MUSEO
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- Pubblicato Lunedì, 16 Marzo 2015 18:40
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ADESIONI ALLA VISITA DEL 28 MARZO A TRIESTE
Il presidente ci informa che sono aperte le adesioni (che attende telefoniche, di persona al club o via eMail!) alla visita della Chiesa Greco-Ortodossa di San Nicolò a Trieste per sabato 28 marzo 2015.
Programma : ritrovo alle ore 16.00 davanti alla Chiesa di San Nicolò sita in Riva Tre Novembre 7, Trieste (accanto al caffè Tommaseo)
Accompagnati dal Dott. Antonio Sofianopulo visiteremo
la Chiesa e il Museo Greco-Ortodosso adiacente. Un percorso tra icone sacre, ritratti, arredi e argenti liturgici. La visita durerà circa 80/90 min.
Dopo una breve passeggiata in Piazza Unità ci recheremo a cena presso il ristorante greco "Filoxenia" in via Mazzini 3 (adiacente alla Chiesa) che ci farà assaggiare specialità elleniche. (costo 20 euro circa).
Sono invitati familiari, amici e parenti..
Le sintetiche informazioni che seguono sono state tratte dalla rivista Arte magazine.
Trieste ha un nuovo museo: da fine gennaio 2014, apre quello della Comunità greco orientale intitolato a Costantino e Mafalda Pisani, al numero 7 di Riva III novembre, in pieno centro. Allestito in due grandi sale nell’edificio accanto alla chiesa di San Nicolò dei Greci, sede della Comunità, l’istituto testimonia la dominazione asburgica e il cosmopolitismo che, all’epoca, caratterizza la città. Ancora oggi, la comunità greco-orientale del capoluogo giuliano conta circa 600 persone. Oltre a parecchie importanti opere, l’esposizione vanta un pezzo forte: la scultura lignea Epitafios (Santo Sepolcro), realizzata nel 1823 da artisti greci e italiani sotto la guida di Michael Speranza e di suo figlio Spiridione, di Corfù. Alta due metri, l’opera è finemente intarsiata e dipinta, color oro, e rappresenta la tomba di Cristo; anche per questo, veniva esposta in chiesa per la Settimana Santa. Poi, tanti altri esemplari finalmente riuniti.
Le chicche. Altri due dipinti di pregio del museo sono la Presentazione della vergine al Tempio, di un maestro delle storie di Sant’Agnese, allievo della scuola del Bramantino (Cinquecento lombardo), e Susanna e i vecchioni, opera fiamminga del Seicento.
Le opere. Tutti i lavori provengono da donazioni, lasciti e acquisti che, nella prima metà del Novecento costituiscono la collezione di una pinacoteca: il nucleo intorno al quale prende vita l’attuale museo. Oltre ai rari pezzi citati, il percorso propone la sezione delle creazioni sacre ortodosse, con icone dal XV al XX secolo provenienti dall’area greca, dalle isole dell’Egeo, dallo Ionio, da Creta, e quelle russe, slave, medio-orientali, fino a quelle realizzate dai monaci del Monte Athos, o da pittori greci tra Veneto e Trieste.
Ritratti. Poi argenti liturgici e arredi sacri, la galleria dei ritratti dei presidenti della comunità, e quelli di famiglia della borghesia commerciale triestina; generazioni importanti come gli Scaramangà, i Galatti, i Costantinides, e quella degli Economo, che realizza addirittura una ferrovia a scartamento ridotto tra Trieste ed Aquileia. Per spiegare il cosmopolitismo della città tra Ottocento e inizio del Novecento, Costantin von Economo, insigne medico della Scuola di Vienna, parlava in greco con il padre, in tedesco con la madre, in francese con due fratelli e con il terzo in italiano (cioè, nel dialetto locale).
Curiosità. Gli ortodossi temevano l’idolatria, quindi non possedevano immagini sacre. Tuttavia, con l’influenza dell’Occidente, i Concili arrivarono ad accettare un compromesso: sì alle immagini, ma prive di ambientazione naturalistica; sfondi solo dorati e nessuna prospettiva.
Il progetto. Il museo, aperto con la collaborazione del Touring club italiano, è il cinquantesimo sito inaugurato con il progetto “Aperti per voi”: i volontari garantiscono il funzionamento delle strutture; in questo caso, il museo sarà aperto tre giorni alla settimana: tutti i mercoledì dalle 15,00 alle 18,00 e il giovedì e il venerdì dalle 10,00 alle 13,00.
Numeri. I volontari del Touring per il Patrimonio culturale vivono, del resto, una proficua stagione: oltre 1.600 soci Tci, infatti, si prendono cura dei beni culturali di 18 diverse città del nostro Paese, da Bolzano a Napoli, da Torino a Rimini.
(Fonte: http://www.artemagazine.it/arte-classica-e-moderna/38970/trieste-nuovo-museo-greco-ortodosso/ )
