INTERCLUB: PROTEZIONE DELL'ABITAZIONE
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- Pubblicato Venerdì, 13 Febbraio 2015 10:35
Il Comandante dei Carabinieri Salvino Macli ospite dell’interclub.
I Rotary Club di Lignano Sabbiadoro Tagliamento, San Vito al tagliamento e Portoguaro hanno avuto ospite d’onore il Comandande del Reparto Operativo del Comamdo Provinciale Carabinieri di Pordenone.
Il tema "Come difenderci da eventuali intrusi all'interno delle nostre abitazioni" è purtroppo attuale e la sua trattazione è stata seguita con grande attenzio.
Il Comandante Magli ha prima illustrato il mutato ambiente operativo. L’apertura delle frontiere prima verso il nord e poi verso l’est Europa e la crescita di flussi migratori da
diversificate aree geografico culturali hanno modificato la possibilità di conoscenza dell’ambiente criminale, non più locale, noto alle forze dell’ordine e sorvegliabile ma composto da elementi in rapido spostamento che effettuano raid lungo il loro percorso.
La conseguenza più immediata è la sostanziale scomparsa dei riferimenti territoriali e la nascita di modifiche nelle modalità operative.
Tra i vari reati il furto nelle abitazioni colpisce particolarmente con danni non solo materiali ma anche psicologici legati sia alla scomparsa di oggetti affettivi che al clima di insicurezza che determina. Il legislatore ha previsto per questo reato un particolare trattamento che consente di arrestare e incarcerare i colpevoli colti in flagranza.
Le azioni da porre in atto sono legate all’uso di sano buonsenso e prudenza che inducono a non considerare banali precauzioni ovvie.
La prima è che carenza o mancanza di protezioni aumenta la probabilità che l’abitazione venga scelta. Il sito dell’Arma contiene numerose pagine di consigli utili per molti aspetti della nostra vita quotidiane e una pagina riassume saggi consigli per la protezione della propria abitazione ( Click qui! ) ma anche una semplice riflessione sulle proprie difese passive è già utile. Non basta una porta blindata quando una finestra rimane aperta o si può aprire con un cacciavite.
Attivare delle difese che iniziano con l’attenzione: non lasciare le chiavi di casa in auto e non scrivere l’indirizzo sul portachiavi, se si perde una chiave cambiare sempre la serratura, non lasciare le chiavi nelle serrature (possono venir girate dall’esterno), luci ad accensione automatica, elementi che indichino la presenza di persone, mantenere l’incertezza sul numero di persone che abitano (sul campanello solo il cognome), messaggi nella segreteria telefonica sempre al plurale, protezione dell’interruttore generale della corrente, catena di sicurezza alla porta, insegnare ai bambini a non aprire mai la porta a sconosciuti, controllare che le chiusure telecomandate avvengano effettivamente (disturbatori di segnale possono impedirne l’esecuzione) un cagnolino, sistemi di allarme collegati con la centrale operativa …
Infine, non per ordine di importanza, attivare una cooperazione con i vicini: qualcuno che svuoti la casella della posta quando si è assenti, osservazione di fatti inconsueti (un veicolo sconosciuto, persone che osservano l’immobile o vi lasciano segni) e loro immediata segnalazione alle forze dell’ordine per consentire loro di cogliere e collegare tempestivamente i segnali ricevuti.
Cosa fare se rientrando si trova un ladro? Chiamare aiuto! Se entra in casa? La difesa deve essere proporzionata a pericolo. Come appare dalla cronaca, per un normale c ittadino è spesso difficile mantenere la freddezza necessaria per una razionale valutazione delle situazioni. La fuga e ricerca di aiuto è la prima opzione se, secondo la lettera, “agile e non disonorevole”.
In sintesi il comandante Macli è riuscito a trattare un tema di scottante attualità con la semplicità disarmante della razionalità e della competenza in maniera così esaustiva da rendere superflui ulteriori quesiti.
I Presidenti dei club gli hanno consegnato i guidoncini qualew simbolico ringraziamento per il quotidiano impegno di chi dedica, purtroppo troppo spesso non solo idealmente, la vita a vigilare sulla nostra incolumità e dicurezza.
Nelle foto il Comandante Macli, il Presidente del Club di San Vito, Paludet, il Presidente del Club di Lignano, Sinigaglia e il Presidente del Club di Portogruaro Forliti.
