TEMA: NANOTECNOLOGIE NELL’EDILIZIA

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"Nanotecnologia applicata alla calce: nuove frontiere dell'isolamento in basso spessore"

Daniela Deperini, architetto, ha trasmesso a tutti i presenti la passione per il suo lavoro trattando un tema apparentemente inerte. L’architetto Deperini gestisce a Marano Lagunare il Laboratorio Materico, il suo studio di architettura sostenibile. Laureatasi a Venezia nel 1992 è Dottore di Ricerca in Ingegneria Civile Ambientale e Architettura. Per le sue ricerche sull'architettura nell'era

del global warming ha studiato a New York, in Cina ed in Australia.

Relatrice a convegni internazionali sul tema dell'architettura sostenibile (prossimo ad Helsinki: 21th Annual Conference of the European Association of Environmental and Resource Economists EAERE) ha insegnato per diversi anni all'Università (Facoltà di Ingegneria a Udine e Trieste) e all'estero (Cina, Francia). Dal 1998 ha approfondito l’antica arte orientale del Feng Shui, che pratica e applica nei suoi progetti e consulenze. Una fertile liaison tra il rigore scientifico e il profondo impegno nella sfera sensoriale caratterizza i suoi lavori.

E' consulente tecnico di Arte e Mestieri SnC (produttori/inventori di Tillica) presso la Zanutta SpA e tiene conferenze in tutto il Triveneto presso le relative sedi per la divulgazione del costruire utilizzando calce e di Tillica.

Nella relazione ha presentato questo innovativo materiale italiano. Si tratta di un materiale molto performante dal punto di vista della coibentazione, che abbina le più moderne tecnologie (nanotecnologie) ad uno dei materiali da costruzione più antichi: la calce

Questo nuovo modo di intendere l'isolamento è particolarmente prezioso perché recupera e rivisita un know-how relativo alla cultura costruttiva della calce, tutta italiana, ormai quasi dimenticato.

Le possibili applicazioni sono orientate:

1. al recupero del patrimonio architettonico storico, molto compromesso e bisognoso di interventi di risanamento (spesso addirittura non possibili per quanto riguarda l'isolamento a cappotto in spessore tradizionale)

2. alla realizzazione di nuove architetture con isolamenti e finiture update e, finalmente, sostenibili.

Tra l’altro consentono la ripresa di tecniche quasi scomparse come ad esempio il Pastellone per realizzare superfici continue di pochi mm (5/6 mm) 100% naturali a base di calce totalmente eco (calce Naturalcalk). E’ applicabile su pavimenti e pareti (di cucine/bagni/ecc…), lavabile e antigraffio. Prodromo del “pavimento alla veneziana” propriamente detto, quello con i granulati di marmo annegati nella calce, il pastellone veniva usato negli antichi palazzi veneziani a realizzare pavimenti monocromatici su solaio in legno. A differenza dei pavimenti in resina attuali, che spesso sono di materiale sintetico o con cementi/materiali di derivazione fossile, il pastellone è completamente naturale, a base di calce 100% naturale NATURALCALK senza additivi o resine, colorato con pigmenti minerali e vegetali. Il pastellone viene protetto con una finitura, la ”patina”, ricavata da sette tipi diversi di erbe, che completano la resistenza all’usura e graffio, nonché l’impermeabilità della superficie, impermeabilità che si ottiene comunque con la lavorazione a frettazzo di metallo. I colori sono personalizzati e sono anch’essi ottenuti con miscelazione di pigmenti vegetali e minerali naturali.