RELATORI: BEPPINO ENGLARO

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UN BATTAGLIA CIVILE PER VALORI ETICO SOCIALI NON SUFFICIENTEMTE CAPITI

Interessantissimo Interclub quello svoltosi a Codroipo martedi 26 maggio 2015. Il tema trattato, di grande attualità, era :” La legge regionale n. 55/2015 – Istituzione del DAT ( Registro dichiarazione anticipata trattamento sanitario) la libertà di scelta della persona e i suoi confini.

Hanno introdotto la serata il socio Giorgio Maraspin che ha descritto e ricostruito la triste vicenda di Eluana Englaro sotto l’aspetto giuridico, mentre il socio Luigi Canciani ha esposto l’aspetto medico deontologico.

Ha preso poi la parola l’ing, Beppino Englaro il padre di Eluana.

l 9 febbraio 2009 Eluana Englaro è morta in seguito alla sospensione della nutrizione artificiale dopo un incidente stradale che per 17 anni l’aveva precipitata in uno stato vegetativo irreversibile.

Ci sono voluti 6233 giorni perché il padre potesse liberarla e dirle addio; diciassette anni di vita sospesa fra la vita e la morte, durante i quali Beppino Englaro ha lasciato il suo lavoro e si è immerso nelle carte. Ha studiato codici e regolamenti, ha partecipato a convegni e incontrato politici, giuristi e teologi, nel tentativo di capire come dar voce alla figlia e far rispettare la sua volontà percorrendo sempre la strada della legalità. I suoi sono stati anni senza tregua, senza pause, senza possibilità di fuga o di riparo dalla violenza di una vita artificiale imposta a Eluana da uno Stato etico, che può arrivare a privare delle libertà fondamentali i suoi stessi cittadini.

Oggi la battaglia civile del padre di Eluana non è ancora terminata. È la battaglia per una legge che consenta a ogni individuo di poter decidere della propria salute e per uno Stato in cui la libertà di terapia rappresenti un valore collettivo.

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