RELATORI: DOTT. LUIGI TOMAT
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- Pubblicato Domenica, 27 Settembre 2015 11:18
“I FUCILATI DI CERCIVENTO”
Martedì 22 settembre 2015 intenso per il Rotary Club di Lignano Sabbiadoro-Tagliamento all’Hotel Golf-Inn di Lignano nella serata di caminetto coordinata del presidente Mario Andretta. Ospite d’onore il dott. Giorgio Cossutti , presidente della Fellowship distrettuale “ Rotariani alpini”, raggruppante i rotariani del Distretto 2060 con servizio militare assolto nel corpo degli alpini. Cossutti , PH e past president del RC di Trieste, ha provveduto ad immatricolare tre soci del Rotary lignanese, già ufficiali alpini di complemento : Luigi Tomat, Maurizio Sinigaglia e Giandavide D’Andreis.
Il presidente Andretta ha dato poi spazio al socio Luigi Tomat, neo alpino rotariano e iscritto A.N.A. da 48 anni, per relazionare su un tema storico militare della grande guerra 1915-1918, molto attuale nel centenario commemorativo dell’entrata in guerra dell’Italia: “ I quattro alpini fucilati a Cercivento nel 1916”. Tomat , con
l’ausilio di alcune diapositive, ha illustrato il discusso episodio del mancato assalto del 23 giugno 1916 alla cima est del Monte Cellon, sovrastante il piano del Monte Croce-Carnico e occupata dagli austro-ungarici, da parte della 109° Compagnia del Battaglione Alpino Arvenis. Tale disobbedienza militare si è poi conclusa tragicamente con la fucilazione di quattro alpini friulcarnici il successivo 1 luglio, sentenziata dal Tribunale militare straordinario convocato nella chiesa di Cercivento .
Il relatore ha dettagliatamente illustrato come siano andate in realtà le cose, in base a testimonianze postume raccolte tra i compagni dei quattro giustiziati, assassinati senza sapere il perché, accusati di essere degli agenti principali di una “istigazione a rivolta preventivamente ardita”, che, per l’art. 114 del codice penale militare di guerra, prevedeva la pena capitale. Una sentenza palesemente ingiusta e ingiustificabile, ammessa perchè il generalissimo Cadorna aveva decretato disposizioni tassative di procedere sempre con “ severa repressione e salutare esemplarità” e gli ufficiali ben sapevano cosa significava andare contro questa linea di condotta. Tomat ha anche precisato come di questa fucilazione si sia poca parlato e comunque in termini non veritieri, in quanto era opportuno non divulgare la verità e celarla per “ragion di stato” , e questo con più ammissioni nei diari dei reparti coinvolti e con misteriose sparizioni dei verbali del processo di Cercivento. Solo da pochi anni si è fatta luce su quanto accaduto sul Cellon e nel processo di Cercivento, per opera del ricercatore carnico Leschiutta, della giornalista Maria Rosa Calderoni e del senatore di Paluzza Diego Carpenedo, autori di libri sul tragico fatto, che, trascurato dalla storia ufficiale, sta ora emergendo con la vera controstoria.
A fronte di un movimento d’opinione incalzante, sembra che ora i tempi siano maturi per una riabilitazione dei quattro fucilati di Cercivento. Il rag. Mario Flora di Paluzza pronipote di Silvio Ortis (caporalmaggiore fucilato), sta perseguendo ostinatamente dal 1990 la riabilitazione del pro-zio e degli altri sventurati. Il Comune di Paluzza ha presentato medesima istanza al Presidente della Repubblica nel 1997, il Comune di Cercivento ha coraggiosamente eretto un ceppo alla memoria dei quattro alpini nel 1998 , il Parlamento italiano a giugno 2015 ha avviato l’iter per la riabilitazione, seguito dalla Regione FVG.
A conclusione il relatore si è augurato che il prossimo anno, a 100 anni dalla fucilazione, i quattro alpini friulani possano finalmente venire totalmente riabilitati e assieme a loro la Carnia intera, bollata al tempo come pericolosa austriacante.
I numerosi rotariani presenti, con una nutrita presenza di ospiti esterni, hanno seguito il racconto della vicenda in assoluto silenzio, segno che l’argomento ha destato grande attenzione e curiosità.
Il presidente incoming Mario Drigani ha concordato con la qualificata rappresentanza del RC San Vito al tagliamento una futura visita gemellata a Timau e Cercivento, sui luoghi citati nella relazione, per un approfondimento geo-storico dal vero di quanto ascoltato nella relazione.
E’ stato un interessante caminetto !

